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Vittima di mesotelioma ottiene un risarcimento di 1.400.000 dollari da compagnie americane

Dopo 23 anni su navi italiane, M.R, passa a lavorare per 2 anni come marittimo su petroliere americane, la Gulf Oil Corp. e la Afran Transport Corp. Questi 24 mesi bastano a farlo ammalare, perché a contatto con l’amianto del quale sono rivestite le navi sulle quali è imbarcato. Comincia così il dramma di un uomo che anni prima era partito da Torre del Greco alla volta di un mare che rappresentava l’unica promessa per il futuro.

M.R, originario di Taormina, affida al suo lavoro di marittimo le speranze di affermazione, di uno stipendio che possa consentirgli di creare una famiglia con la donna che ama, con la quale avrà tre figli. I suoi sogni si avverano tutti, ma molti anni dopo essere sceso dalla sua ultima nave arriva il triste verdetto sulla sua vita: mesotelioma.

Dopo la diagnosi M. e la sua famiglia non si perdono d’animo e decidono di fare causa alle compagnie americane. Il giudizio viene incardinato a giugno del 2020 presso la Corte Superiore della California, a Los Angeles. M. partecipa al processo in videoconferenza dalla sua casa di Torre del Greco, le sue condizioni non gli permettono altro. Ottiene un risarcimento di 1.400.000 dollari che non gli potrà restituire la salute, ma che rende giustizia a un uomo che ha sacrificato la sua vita al lavoro.

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