Edifici, rivestimenti, arredi
Dell’amianto negli anni si è fatto un largo uso ignorando quanto fosse dannoso per l’uomo, tanto da guadagnarsi il nome di fibra killer, una volta scoperta la sua estrema pericolosità. Di amianto si moriva senza sapere il perché, finché la scienza ha dato una risposta certa, quanto drammatica: I deboli legami chimici che ne caratterizzano le fibre estremamente piccole causano una tale volatilità di queste ultime da essere facilmente inalate dall’uomo.
La fine dell’Ottocento vede l’amianto diventare un materiale essenziale per le costruzioni, si conosce la sua indistruttibilità, da cui deriva il nome Asbesto, ma non la sua mortalità: il suo impiego diventa di uso comune soprattutto con l’invenzione dell’eternit, un fibrocemento impiegato come copertura e rivestimento in caserme, scuole, fabbriche e navi.
Quelle navi sulle quali i i lavoratori marittimi hanno lavorato per anni senza sapere di essere condannati a patologie che non lasciano scampo. Asbestosi, placche pleuriche, tumori al polmone e non solo, e il terribile mesotelioma ancora oggi continuano a mietere vittime.
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